Le Dimore del Valentino sorgono all'interno di un meraviglioso vivaio specializzato nella produzione di piante grasse e mediterranee. Scoprirete così il fascino di una vacanza unica, tra relax e natura circondati da secolari carrubi e suggestivi cactus.
Il vivaio raccontato da Giovanni:
“Dopo il diploma di perito agrario ho impiantato nei terreni di famiglia alcune serre per la
coltivazione di primizie di ortaggi, soprattutto pomodori e zucchine destinati al mercato
primaverile e autunnale.
Con mia moglie Marina, che ha abbandonato gli studi universitari per affiancarmi e allevare i nostri
tre figli, sognavano di coltivare piante ornamentali adatte al clima arido mediterraneo”.
E’ stato decisivo, nel 1989, l’incontro con Guglielmo Betto, grande esperto di flora esotica, per
tanti anni prezioso collaboratore di ‘Gardenia’ e nostro conterraneo emigrato a Roma. Ci ha dato
fiducia e, quell’estate, ha passato con noi molto tempo proponendoci di seminare piante rare e
insolite di cui si era procurato i semi. Abbiamo cominciato così, tra una raccolta e l’altra di ortaggi e
usando come seminiere le vaschette del gelato. Poi, mentre abbandonavamo gli ortaggi e costruivamo
altre serre, abbiamo messo a dimora in piena terra le piante madri e intere collezioni di agavi, aloe,
palme, arbusti e alberi esotici di cui sino ad allora non si conosceva la rusticità nel nostro clima.
Saremo sempre riconoscenti a Guglielmo Betto; purtroppo è morto innanzi tempo e non ha potuto
continuare a seguirci.
Oggi abbiamo 10.000 metri quadrati di serre non riscaldate, molte delle quali occupate da cactacee
rustiche nei giardini del Sud e meravigliose sculture vive per le case dei climi meno caldi. La nostra
specializzazione è coltivarle in piena terra al riparo per 8-10 anni o più, in modo che
raggiungano grandi dimensioni e diventino robuste e resistenti.
Coltiviamo anche centinaia di specie e varietà delicate di piccole dimensioni per garden center e
collezionisti. In prospettiva contiamo di riprendere la coltivazione a pieno ritmo delle piante esotiche
rare che negli anni hanno confermato all’aperto la loro adattabilità.
In tanto aumentano le piante in osservazione e coltivazione, la nostra esperienza e i nostri rapporti
con i collezionisti.
Continuiamo a essere una piccola realtà in una zona tanto bella e ricca di storia quanto fuori mano,
ma non ci manca la voglia di lavorare e oggi proviamo l’orgoglio di essere sempre più vicini a quanto
ci eravamo proposti”.